La novella introdotta dal D.Lgs. n. 139/2015 impone, dall’esercizio in corso, la predisposizione di un rendiconto finanziario dal quale devono risultare i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci. La suddivisione dei flussi monetari nelle tre aree gestionali di origine imposta dalla norma è, da tempo, ritenuta funzionale a una corretta comprensione delle relazioni che legano l’equilibrio finanziario agli equilibri economico e patrimoniale. Affinché tale scomposizione risulti davvero efficace è, però, necessario che la stessa venga effettuata nel pieno rispetto della sostanza economica delle diverse tipologie di operazioni che comportano incassi o esborsi di denaro. Nelle pagine che seguono vengono esaminate alcune decisioni in tema di classificazione di singole poste contabili che potrebbero contraddire tale precetto di portata generale, offuscando almeno in parte l’intelligibilità dei flussi in tal modo ricostruiti Leggi tutto

Fonte: Tripartizione del flusso di cassa: possibili problemi applicativi

      

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